Due parole sul fondatore e il "dietro le quinte" di NODI
Ciao, mi chiamo Federico Esu.
Sono cresciuto in Sardegna e, come tanti miei conterranei, da anni vivo all’estero. Per motivi di studio e lavoro ho vissuto in diversi Paesi e città Europee.
Negli anni, la mia professione mi ha portato ad occuparmi anche di progetti mirati a promuovere, favorire, e costruire cosiddetti “ecosistemi dell’innovazione”, solitamente definiti come “reti di individui, entità, risorse e strutture che uniscono gli intenti, catalizzando così la nascita di nuovi prodotti, idee, metodi, sistemi e persino stili di vita e forme mentali.”
Ho avuto modo di osservare da vicino che cosa stanno facendo diversi Stati e numerose città, sia dell’Unione Europea che internazionali. Col tempo ho quindi acquisito conoscenze e competenze sulla costruzione di questi ecosistemi in primis e, in secondo luogo, delle comunità (concetti quello di ecosistema e comunità che sono correlati ma distinti).
Da sardo, non ho potuto fare a meno di riflettere su quali siano gli elementi necessari per favorire l’emergere di tali ecosistemi o comunità anche in Sardegna.
Solitamente, tra gli elementi essenziali per la creazione di un ecosistema di successo vi sono: politiche e regolamentazioni di supporto, infrastrutture (fisiche e virtuali), accesso alle risorse, i talenti, e collaborazione tra diversi portatori di interesse.
Se da professionista mi sono occupato (e mi occupo) di tutti questi elementi (qui il mio profilo LinkedIn), sul piano personale sono sempre stato interessato a capire e abilitare le condizioni per favorire la collaborazione e la connessione tra le persone e i talenti.