Newsletter n. 8
a cura di Federico Esu
Ciao,
Spero stia bene.
Ancora un po’ di pazienza e il podcast ITACA torna presto con il suo episodio n. 62 in collegamento con una scienziata che vive a Stoccolma! Intanto, due anni fa usciva l’episodio n.25 con Andrea Rocca in collegamento da Berlino.
Ecco alcune riflessioni e alcune cose che voglio condividere con te.
Ripensando a partire, restare e tornare: oltre la debolezza e la forza
Spesso ci troviamo (alcuni più’ di altri) di fronte a una delle decisioni più impegnative: partire, restare o tornare nel nostro luogo d’origine. Eppure, il dibattito su quale sia la scelta giusta sembra essere intrappolato in una dicotomia troppo semplificata: debolezza-partire; forza-restare (e viceversa).
Tuttavia trovo che, guardando più da vicino, questo cliché non riesca a catturare la complessità delle nostre vite, delle nostre emozioni e delle nostre scelte.
Innanzitutto, i concetti di debolezza e forza sono fortemente soggettivi e relativi. Quello che può sembrare un atto di coraggio a qualcuno, potrebbe essere visto come una fuga da un altro. Quindi, valutare le scelte di vita delle persone in base a questi parametri rischia di essere riduttivo e superficiale. La forza può essere trovare la propria strada altrove, lontano da casa, così come può essere rimanere radicati nelle proprie origini per affrontare sfide complesse.
Inoltre, l’idea che partire sia un “segno di debolezza” (e viceversa ripeto!) può causare distanza e divisione tra chi decide di lasciare il proprio luogo d’origine e chi decide di rimanere. Questa divisione non è solo ingiusta ma ostacola la comprensione reciproca. Partire non dovrebbe essere visto come un “abbandono”, ma come un’opportunità di crescita personale e professionale. Cosi’ come rimanere non dovrebbe essere considerato come una “mancanza di ambizione”, ma come un atto di dedizione alla comunità e alle radici.
Ecco, credo che questi pregiudizi e queste divisioni sono particolarmente dannosi in un mondo sempre più globalizzato e complesso come quello in cui viviamo. In un’epoca in cui la mobilità è più accessibile che mai, è essenziale abbattere le barriere tra chi parte, chi resta, chi torna e chi arriva per la prima volta in Sardegna. Questo è ciò che il podcast ITACA e il progetto NODI stanno cercando di realizzare.
Da ormai più’ di due anni, il podcast ITACA sta offrendo uno spazio in cui le persone possono raccontare le proprie storie di partenza, ritorno e permanenza. Mi piace pensare (e i feedback che ricevo mi danno conferma) che queste narrazioni testimoniano la diversità delle esperienze umane e dimostrano che non esiste una risposta universale alla domanda “cosa è giusto fare?”
Ed è proprio abilitando conversazioni e narrazioni di valore che NODI sta connettendo il capitale umano e sociale della Sardegna per creare una rete internazionale e intergenerazionale di grande valore e potenziale. L’obiettivo e’ favorire lo scambio di esperienze, talenti, e risorse e promuovere le connessioni, l’apprendimento continuo, e l’impegno.
Quella di partire, restare o tornare è una delle decisioni più intime che una persona possa prendere, e non dovrebbe essere valutato in termini di debolezza o forza. Dovremmo invece celebrare la diversità delle esperienze umane e lavorare insieme per abbattere i muri che separano le persone in base a queste scelte. Solo così potremo ricucire il tessuto sociale delle nostre comunità e creare una Sardegna (e un mondo) più inclusivo e accogliente per tutti.
Lasciati ispirare
Nello spazio Lasciati ispirare del sito, vogliamo continuare ad ispirare la rete attraverso quello che ispira gli altri NODI della rete stessa. In fondo, la diversità di opinioni ed esperienze è ciò che rende questa community così speciale, e vogliamo celebrare questo scambio di idee.
Lo abbiamo inaugurato recentemente con la breve recensione di Carla Usai del libro “Memory Speaks. On losing and reclaiming language and self”, scritto da Julie Sedivy. E’ un saggio sul multilinguismo basato sull’esperienza personale dell’autrice.
Nella recensione di Carla si legge:
In “Duality” vengono descritti esperimenti in cui persone bilingue reagivano in maniera diversa alla stessa situazione quando questa veniva descritta in lingue diverse, come se le lingue avessero il potere di plasmare la realtà e la nostra personalità (una sensazione più che familiare).
In risposta a questo ad esempio, una persona ha condiviso che si trova molto più’ a suo agio quando comunica e reagisce a certe situazioni in una lingua piuttosto che in un’altra.
Fammi sapere se trovi questo argomento interessante, e se vuoi segnalarci o condividere qualcosa che pensi possa essere di ispirazione per chi segue NODI e ITACA, scrivici a questo indirizzo.
Una domanda per te
La nuova domanda che ho condiviso recentemente nel sito e’ la seguente:
Quale attività risulta facile per te, ma per gli altri e’ complicata o addirittura impossibile?
Non so se te la sei mai posta, ma credo sia una domanda sottovalutata. Ognuno di noi ha qualcosa di unico, un’abilità o una competenza che ci viene naturale, ma che potrebbe sembrare straordinaria o insolita per gli altri.
Condividendo questa domanda, voglio promuovere la condivisione di queste “abilità speciali” (qualsiasi esse siano) e incoraggiarti a riconoscere il tuo valore e a allo stesso tempo imparare dagli altri.
Potrebbe anche essere un’opportunità per tutti noi di scoprire nuove prospettive e talenti straordinari all’interno della nostra rete. Siamo una risorsa incredibile di conoscenze e abilità, e condividendo queste peculiarità, possiamo imparare, ispirarci a vicenda e collaborare.
Se hai trovato questa newsletter di ispirazione, inoltrala pure ai tuoi contatti invitandoli ad iscriversi a loro volta. Ti ringrazio!
Intanto grazie per la lettura e a presto,
Federico
P.S.: Non dimenticare che puoi seguire il podcast ITACA su tutte le principali piattaforme, oppure direttamente dal sito NODI nella sezione dedicata (con tutti gli episodi e una mappa interattiva!).