Newsletter n. 12

a cura di Federico Esu

Ciao,

Come stanno andando i primi mesi dell’anno? C’è chi dice siano le più difficili, perché le festività sono passate e si attende con ansia la primavera. E’ cosi’ anche per te?

Podcast ITACA

È uscito l’episodio di ITACA n.65, il primo con due ospiti, e te lo introduco così:

Spesso i viaggi in cui ci imbarchiamo ci portano verso destinazioni inaspettate, riflettendo non solo il percorso che abbiamo intrapreso, ma anche la sorprendente evoluzione interiore che viviamo lungo il cammino. Ascoltando Franco Erre e Lucio Aru, ospiti di questo episodio, non ho potuto fare a meno di pensare a come, da individui alla ricerca del loro posto nel mondo (come siamo tutti in fondo), siano diventati pionieri nella creazione di una narrazione unica che intreccia moda, fotografia e il ricco tessuto culturale della Sardegna.

Dopo esperienze di studio e lavoro in Italia e all’estero, nel 2010 i percorsi di Lucio e Franco si incrociano e accendono una partnership che da quel momento in poi avrebbe ridefinito i loro sforzi artistici. Il loro viaggio condiviso li porta a Berlino, dove realizzano progetti che mescolano insieme le loro abilità e la loro visione artistica.

Tornati alle loro radici in Sardegna nel 2019, Franco e Lucio fondano NARèNTE, un progetto attraverso il quale raccontano la bellezza dell’isola attraverso la moda e la fotografia. Il loro lavoro riflette una profonda comprensione della moda come linguaggio, un mezzo di espressione che trascende l’estetica pura.

Qui il link all’episodio su Spotify, e puoi ascoltarlo anche da tutte le altre principali piattaforme e direttamente dalla sezione dedicata del sito di NODI.

Primo meetup di NODI a Cagliari

Lo scorso 28 dicembre, durante le vacanze natalizie, abbiamo organizzato il primo meetup di NODI. Qui il post con foto e video sulla pagina Instagram di ITACA.

Più di 30 persone (tra chi vive fuori e chi vive in Sardegna, ma anche chi è tornato e chi è arrivata in Sardegna per la prima volta) si sono incontrate all’insegna della convivialità e con la voglia di conoscere persone nuove e brindare in compagnia.

È stato molto bello ed un po’ come riprodurre in scala ridotta RI-POPoliamo, l’evento che abbiamo organizzato a Campidarte nel maggio 2023 e che sembra proprio domandare un bis!

In fondo, ricucire il tessuto sociale della Sardegna attraverso il dialogo e le connessioni è uno degli obiettivi che ci siamo preposti con questo progetto. E mentre ITACA lo fa principalmente attraverso conversazioni profonde e stimolanti condivise attraverso il podcast, NODI lo fa creando e abilitando occasioni di incontro collettivo. Il prossimo sara’ giovedì 8 febbraio. Se vuoi unirti a noi, scrivimi e ti comunico i dettagli!

Sulla bellezza

“Quando guardo certe opere d’arte mi rendono conto che c’è qualcosa di inspiegabile nell’infinita bellezza […] c’è più bisogno di bellezza e di saperla riconoscere […] bellezza è la cultura, la voglia di vedere qualcosa di speciale nelle piccole cose […] tutti avremmo bisogno di un po’ di più di bellezza.”

Queste sono le parole di Fabio Molinas, l’ospite dell’episodio n.64 di ITACA.

Hanno echeggiato in me quando, di recente, ho visitato per la prima volta il giardino sonoro dove sono contenute ed esposte le opere di Pinuccio Sciola. Avevo già visto alcune delle sue opere in giro per la Sardegna, ma stavolta sono stato a “casa sua”, nella sua San Sperate (decorata, tra gli altri, anche da Manu Invisible, anche lui sansperatino, e con cui ho dialogato nell’episodio n.61 di ITACA).

Questa visita mi ha fatto riflettere su alcune cose che vorrei condividere con te:

Innanzitutto, le opere di Sciola non sono solo piaceri visivi, ma anche veri e propri viaggi sonori che dimostrano che anche le pietre hanno una voce (se solo si trovano i modi giusti per interpellarle). In questo caso, al tocco o addirittura alla carezza, queste sculture emettono suoni armoniosi e ancestrali. Sciola è riuscito a dare vita alle pietre, trasformandole in strumenti che esprimono la voce della Terra.

Questo mi porta ad un’altra riflessione: Pinuccio Sciola, per me, è riuscito a dimostrare che l’impossibile può diventare possibile. E spesso è proprio questo che l’arte ci trasmette. Le sculture di Sciola sfidano la percezione convenzionale delle pietre come oggetti inanimati, rivelando il loro potenziale nascosto di comunicare e risuonare con noi. Per me le sue pietre sonore sono un mezzo per comprendere gli aspetti più profondi, spesso trascurati, degli elementi naturali, incoraggiandoci a contemplare anche la storia e l’essenza stessa del nostro pianeta.

Last but not least, Sciola ha trasformato San Sperate in un museo vivente, introducendo il muralismo e coinvolgendo la comunità in una forma di arte ambientale e pubblica. Oggi il Giardino Sonoro, che è simbolo dell’eredità di Pinuccio, è anche una testimonianza della sua visione, un luogo dove i visitatori possono vedere, ascoltare e sentire l’espressione artistica di Sciola.

Pensa all’impatto che un singolo individuo può avere su un intero luogo, e, di conseguenza, su una comunità. Non sono solo le opere in sé ad essere significative ma è l’impronta indelebile che lascia, capace di trasformare sia uno spazio fisico sia il tessuto culturale e sociale di un’intera area.

Certe opere, certe azioni, certe scelte sono catalizzatori di cambiamento, ispirazione e riflessione. Individui capaci di mobilitare intere comunità.

(Magari leggendo queste righe hai pensato a Gigi Riva e al potere delle scelte di plasmare non solo il nostro destino, ma anche quello di un’intera comunità.)

Per il momento e’ tutto. Se hai trovato questa newsletter di ispirazione, inoltrala pure ai tuoi contatti invitandoli ad iscriversi a loro volta.

Intanto grazie per la lettura e a presto,

Federico

P.S.: Non dimenticare che puoi seguire il podcast ITACA su tutte le principali piattaforme, oppure direttamente dal sito NODI nella sezione dedicata (con tutti gli episodi e una mappa interattiva!)